Rodolfo Cristina l’artista e l’uomo – Michele Giardina – La Sicilia 1983
Ricordo di una serata al Rotary di Ragusa – Una pittura che fa storia – Che cosa manca alla pur valida retrospettiva antologica che la città natale dedica al maestro.
Aperto al dialogo, pronto a suggellare spontanei patti, d’amicizia con chi aveva occasione di conoscerlo e di frequentarlo, Rodolfo Cristina, sensibile, passionale, istintivo, non amava le cerimonie ufficiali, i meetings formali, o meglio, partecipava a tutti gli incontri ove possibile intervenire, partecipare liberamente al dibattito, ma non era uomo da “protocollo” e non gli andavano a genio le manifestazioni organizzate perché si sentiva condizionato. Fu invitato un giorno al Rotary Club di Ragusa dal presidente del tempo prof. Giuseppe Calì, per una conferenza sulla pittura figurativa contemporanea. A distanza di qualche giorno dalla conferenza si sarebbe inaugurata una “personale” del maestro Cristina nei locali dell’Amministrazione Provinciale di Ragusa e l’invito rivoltogli dal presidente dell’importante Club non lo lasciò indifferente; anzi ne fu entusiasta; poi esitò … ebbe dei dubbi …. Discutere di un argomento così interessante alla presenza di un uditorio qualificato ed esigente gli sarebbe piaciuto molto, ma l’avvenimento si inquadrava nel contesto di una manifestazione “chic” e questo lo rendeva insicuro. Ci chiese più volte se fosse i caso di accettare e più volte gli dicemmo che era senz’altro opportuno avere quel contatto. All’appuntamento Rodolfo Cristina si presentò con pantaloni beige, giacca marrone sportiva, maglione chiaro alla dolce vita, e berrettino blu in testa. Pinuccia (come la chiamava lui), la moglie aveva insistito per una abbigliamento più classico, ma ogni suo tentativo era stato inutile. “Così mi sento più a mio agio,” e, rivolto a noi: “Non sono abbastanza elegante?”
Parlò con un linguaggio incisivo
Alla riunione conviviale del Rotary, che per quella occasione si tenne allo Ionio Hotel di Ragusa, Cristina, accompagnato da noi, si presentò quasi in punta di piedi. Fu subito notato dalle signore per il suo abbigliamento stravagante e per la folta barba. Prese posto al tavolo della presidenza e noi gli sedemmo accanto.
Cominciò a parlare con voce più afona del solito; parlò di amore, di vita, dell’alba, del tramonto, dei colori, dell’anima, della fatica umana, del dolore, della gioia; parlo di arte, del suo significato profondo, del messaggio artistico. Con l’incisività affascinante del suo linguaggio, con mimica tutta particolare, incantò l’uditorio. Grande successo ebbe pure la mostra all’Amministrazione Provinciale.
La città di Pozzallo ha organizzato per il maestro Rodolfo Cristina una Antologica. Alla inaugurazione saranno presenti noti critici d’arte, uomini, di cultura, giornalisti e personaggi importanti del mondo dell’arte. Molti di essi conobbero in vita Rodolfo Cristina.
Fu affabile e incoraggiò i giovani
La manifestazione consentirà di conoscere alcune tra le più belle opere di Rodolfo Cristina. Noi che del maestro fummo fraterni amici, apprezziamo l’iniziativa, ma preferiamo restare ai margini della manifestazione. Gli organizzatori, il cui impegno è da apprezzare, bene hanno fatto naturalmente ad invitare personaggi illustri, ma forse avrebbero fatto più contento il maestro Cristina se si fossero ricordati pure dei giovani pittori che giornalmente frequentavano la sua “Scuola”: Lucenti, Sansone, Agosta, Barrera, Barone, D’Angelo.
Affabile e gentile il maestro dispensò consigli a tutti e lo fece sempre con amore, con umiltà. Forse un po’ di umiltà nell’organizzare l’Antologica ….
Michele Giardina
La Sicilia 1983