Artecultura – Luglio 2020
RODOLFO CRISTINA
Pozzallo (1924-1979)
Rodolfo Cristina appartiene a quel particolare, ancorché non
adeguatamente riconosciuto nel suo valore e profilo, orientamento
artistico che nella seconda metà del XX secolo ha perseguito una
strada di voluto distacco dall’egemonia culturale delle varie neo-
avanguardie. Più concretamente Cristina lo ha fatto ispirandosi ad
una sua penetrante visione realistica che pur nel continuo affinamento
dei mezzi espressivi, non ha mai deflettuto dal ricercare una
profonda assimilazione tra verità “sociale” e realtà intima, personale.
Una precondizione interiore, questa, ancor prima che di stile, che la
si ritrova pienamente nel realismo cupo e soffuso al tempo stesso
dei suoi paesaggi, delle marine, di angoli di campagna filtrati
silenziosamente da tonalità ed atmosfere dal sapore intensamente
evocativo, in cui il confronto con il territorio siciliano svolge un
ruolo essenziale ma non esclusivo. Di suggestivo richiamo anche la
sua pittura sacra in cui al di là del riferimento iconografico dovuto,
restano intatte, se non ulteriormente sollecitate, le profonde tensioni
espressive del suo linguaggio visivo. Linguaggio nel quale la fatica
di vivere, il senso di solitudine o di abbandono, lungi dallo scivolare
verso più convenzionali accenti d’invettiva o di polemica sociale,
si stemperano poeticamente in una coerenza d’immagine
dall’intonazione quasi metafisica.Nel corso della sua esistenza
Cristina ebbe il vivo apprezzamento di importanti personalità
artistiche e culturali come Renato Guttuso, Piero Guccione, del
conterraneo Giorgio La Pira. Sue opere si trovano in diverse
gallerie fra cui la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.
L’Associazione Rodolfo Cristina di Pozzallo (Ragusa), paese natio
del pittore, sorta diversi anni dopo la scomparsa dell’artista, da tempo
svolge un proficuo compito di catalogazione, valorizzazione ed
ogni altro intervento culturale che possa contribuire a far conoscere
il suo iter biografico ed artistico. Diretta con particolare impegno
dal Dr. Antonio Amore, si dedica a diverse iniziative, fra cui è da
ricordare l’importante antologica dell’Artista svoltasi nel funzionale
Spazio Meno Assenza del comune ragusano di Pozzallo, a cura di
Marco Napolitano con autorevoli testi in catalogo dello stesso
curatore, di Roberto Ammatuna, Sindaco di Pozzallo, di Giuseppe
Privitera, Assessore alla Cultura e della Prof.ssa Lucia
Trombadore. L’arte di Cristina, il suo pensiero, ad una attenta
valutazione, possono rivelare elementi non comuni di riflessione e
di ricerca non solo per il passato, ma soprattutto per il presente,
oggi così carente di validi e non omologati punti di riferimento
sociale e culturale.
(Teodosio Martucci)